Castello Monteleone/Belvedere
Castello Monteleone/Belvedere
A cura di Roberta Zannalla
Tra i vari siti d’interesse della zona sicuramente degno di nota è il Castello di Monteleone o di Belvedere. Nacque sulla collina del Comune di Marano di Napoli che affaccia su Quarto. Il Castello venne costruito nel 1227 per volere dell’imperatore Federico II di Svevia il quale necessitava di una dimora in occasione delle sue innumerevoli battute di caccia. In seguito alla morte del sovrano, il Castello andò distrutto ma fu ricostruito dagli Angioini dopo il 1275 dagli architetti Bausolino de Lynneais e Pietro de Chaule, gli stessi architetti del Maschio Angioino di Napoli.
L’architettura ricorda il “castrum” romano a forma quadrata con corte e torri distribuiti lungo il perimetro esterno, la struttura, si sviluppa intorno ad un cortile centrale e mostra sei torri rettangolari ai lati; l’edificio completamente in tufo si sviluppa su due piani, il superiore era destinato agli alloggi del signore, l’inferiore era per il personale di servizio. Particolare è la presenza di finestre che corrono lungo il perimetro del castello: alcune chiaramente moderne si alternano a monofore e bifore antiche. Da notare inoltre quattro aperture circolari (oculi), murate, dal raggio piuttosto ampio.
Il re Carlo D’Angiò lo adibì a propria dimora e fu proprio in questo periodo che tra ricevimenti ed udienze di personaggi illustri di tutta Europa, il Castello di Monteleone visse il massimo dello splendore. Poi senza apparente motivo la residenza venne abbandonata. Sotto i D’Angiò le restrizioni per i contadini della zona si rivelarono eccessive costringendoli a trasferirsi altrove, dando origine così all’attuale Marano.
Il declino del Castello di Belvedere pare sia cominciato con l’arrivo degli Aragonesi che preferirono altri luoghi. Nel 1500 il castello venne regalato al primo ministro francese D’Amboise. Successivamente passò alla famiglia Pignatelli ramo Monteleone di cui ancora oggi conserva il nome.
Oggi la zona, crocevia tra Quarto, San Rocco, Licola, Giugliano e Qualiano, resta simbolo di un sorprendente legame tra i cittadini ed il territorio. Fino al 1950 era abitato anche al piano superiore, nonostante non vi fosse fornitura di energia elettrica e di acqua corrente. è tutt’ora in corsa il rifacimento di questo complesso, il restauro prevede un ripristino del decoro estetico, il rifacimento dei solai lignei e la ristrutturazione interna ed esterna, al fine di riportare alla bellezza originaria un bene dal valore inestimabile.
In concerto con le norme tecniche per la costruzione in zone sismiche ed i dettami della Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E. di Napoli, Holy Studio Architettura dell’Arch. Maria Rosaria Colucci sta effettuando il restauro dell’intero complesso, mediante il ripristino del decoro estetico del castello, il rifacimento dei solai lignei di interpiano e di copertura e la ristrutturazione interna ed esterna, al fine di valorizzare un bene dal valore storico ed architettonico inestimabile.
Ringraziamo l’Arch. Maria Rosaria Colucci per averci concesso la pubblicazione delle immagini.