Jorit, la street art a Quarto
Jorit, la street art a Quarto
A cura di Barbara Caramanna
Jorit
Jorit è un artista italiano, specializzato in arte urbana che affianca a un profondo realismo e a una grande padronanza tecnica del mezzo pittorico dei forti messaggi di natura sociale. Di lui hanno scritto le più grandi testate giornalistiche internazionali come The Guardian, BBC, Middle East Eye, TeleSur, Euronews ed è stato riconosciuto da critici internazionali come Achille Bonito Oliva tanto da far diventare la sua attività artistica materia di studi e trattati universitari.mJorit ha incominciato a farsi conoscere a partire dal 2005 attraverso una serie di graffiti eseguiti a Napoli, nella periferia nord e nel centro storico. I primi lavori, pur esprimendo elementi di originalità stilistica, erano molto legati all’espressione tipica del Graffitismo tradizionale. In questo periodo Jorit ha realizzato numerosi dipinti su treni e su muri illegali e ha frequentato le Yard (depositi dei treni dove i writer sono soliti dipingere in maniera illegale su di essi) di molti paesi europei, affiancando la sua attività artistica da una costante militanza politica che lo porta a entrare in contatto con i movimenti di rivendicazione dei diritti sociali. A partire dal 2005 le opere di Jorit incominciano ad avvicinarsi sempre più a uno stile figurativo e, a partire dal 2008 incomincia a essere riconosciuto anche da alcuni musei e realizza una mostra al MACRO di Roma, al Museo MAGMA e al P.A.N. di Napoli ed espone in gallerie a Londra, Berlino, Sydney e Roma. Negli anni duemila e duemiladieci l’attività di Jorit si internazionalizza sempre di più, ma resta principalmente legata alla strada e alla fruizione gratuita e per tutti.Da 2013 in poi l’attenzione di Jorit si concentra esclusivamente sulla raffigurazione realistica del volto umano che incomincia a marchiare con due strisce rosse sulle guance, che rimandano a rituali magici/curativi africani in particolare alla procedura della scarnificazione, rito iniziatico del passaggio dall’infanzia all’età adulta legato al momento simbolico dell’entrata dell’individuo nella tribù. Raffigura sui muri nelle città che visita per il mondo persone del posto, e le marchia, tramite il rito pittorico facendole entrare a suo dire nella ”Human Tribe”.Nei murales realizzati da Jorit sono “nascoste” delle scritte, parole e frasi che spesso ampliano il significato delle opere. Sono state raccolte per la prima volta da Vincenzo De Simone, psicologo e fotografo partenopeo, nell’ambito del progetto La gente di Napoli.
La street art a Quarto
A Quarto officina, stazione della Circumflegrea dove nel 2005 l’autore aveva realizzato il suo primo murale, è possibile oggi ammirare l’opera più grande mai realizzata da Jorit che ritrae Rosa Parks, simbolo dei diritti civili. Il murale non è visitabile poiché è stato realizzato a terra sul piazzale dell’officina però è stato realizzato un video con un drone per rendere comunque fruibile l’opera a tutti.
In piazzale Europa, sulla facciata della scuola Viviani, Jorit nel 2017 aveva già dedicato un enorme murale all’ex capitano del Napoli Marek Hamsik, probabilmente finanziato dal barbiere di Hamšík che ha creato quella simpatica “cresta” che lo identifica e, nel 2021 ha realizzato un nuovo murale per omaggiare Diego Armando Maradona.